Letture Consigliate: “La transizione offensiva”, di A. Cassia
Nell’articolo di oggi sono a presentarvi il libro “La transizione offensiva”, scritto da Amedeo Cassia, editore Calzetti e Mariucci (2011).
Cenni sugli autori: Amedeo Cassia ha iniziato nel 1982 una brillante esperienza in panchina con squadre di club e rappresentative introducendo metodologie allenanti di spiccata originalità e dimostrando grandi qualità didattiche.
“La transizione offensiva. Aspetti teorici, tattica e progressione didattico-esercitativa” è un testo accompagnato da un DVD nel quale, dopo una prima introduzione, vengono affrontati i seguenti temi:
✔️ Esercitazioni analitiche
✔️ Pressione
✔️ Viabilità nelle corsie
✔️ Figura pentagonale
✔️ Movimento a compasso
✔️ Figura piramidale per riscaldamento
✔️ Trasformare palla chiusa in palla aperta
✔️ Movimenti a compasso all’interno della figura pentagonale
✔️ Passaggio lungo da fermi-incontro-in profondità
✔️ Passaggio al buio
✔️ Figure pentagonali
✔️ Esercitazioni
✔️ Conclusioni
Con il termine transizione offensiva facciamo riferimento a quel lasso di tempo necessario a cambiare atteggiamenti individuali e collettivi tra una fase di non possesso palla e una fase di possesso palla; l’allenatore, dal canto suo, dovrà cercare di lavorare sui propri calciatori al fine di ridurre il più possibile questo lasso di tempo.
Seppur il testo sia stato scritto ormai 10 anni fa, rimane invariata e sempre attuale una delle considerazioni dell’autore: “la maggior parte delle reti realizzate avvengono in meno di 10 secondi dalla riconquista e il 75% di esse si compie all’interno di trame con massimo 5 passaggi”. Per questo, il lavoro atletico e quello specifico con la palla dovranno essere rivolti alla sollecitazione e allo sviluppo delle capacità fisiche e mentali che permettano di velocizzare i processi cognitivi ed esecutivi del calciatore.
Seppur ci troviamo di fronte a lavori prettamente didattici, almeno inizialmente, ho trovato esaustivo e molto chiaro il concetto di ciò che l’autore definisce come “viabilità nelle corsie”, ideando un lavoro finalizzato a correre in avanti senza palla liberando linee di passaggio al portatore; circostanza tipica delle situazioni di ripartenza in campo aperto.
Sia tuttavia che la squadra, nel momento della riconquista, scelga un’azione ragionata o con un contrattacco veloce, ciò che risulta fondamentale è gestire il passaggio mentale in entrambe le fasi del gioco, in quanto ogni giocatore dovrà avere la capacità di comprendere, scegliere, valutare ed eseguire lo sviluppo di un’azione offensiva.
Oltre agli aspetti tecnico-tattici, l’autore mi trova perfettamente concorde quando afferma che siano necessarie valide doti mentali. Oltre infatti ad una sana motivazione, il giocatore dev’essere dotato anche di una buone dose di autostima, poiché credere in se stessi consente di diventare ogni giorno più forti e più ardui da battere. L’allenamento mentale potrà aiutare a far cambiare in un ragazzo “quell’atteggiamento” che non gli permette di migliorare le proprie prestazioni.